Per chi si sta chiedendo: "ma che razza di roba è?" prego leggere Libro cubo
....Quello rappresentato, che entra nel terzo millennio, è dunque un mondo luccicante, pieno dei riverberi delle vetrine dei suoi centri commerciali, gonfio di conti correnti bancari, popolato di computer, brulicante di confort e di innovazioni tecnologiche e scientifiche. Ci sono, ben inteso delle difficoltà, come le sacche di povertà, i milioni di disoccupati, le sperequazioni sociali e le violenze, ma tutto questo viene presentato come un difetto secondario, che sarà superabile con gli opportuni aggiustamenti. Ciò che conta è il quadro di fondo: si tratta del migliore dei mondi possibili. Il mondo reale, non rappresentato, è ben diverso. Alle soglie del terzo millemio la situazione vera è riassumibile in pochi dati: il 20% più ricco del globo ha un reddito superiore di sessanta volte a quello del 20% più povero. Così, mentre più di due miliardi di persone vivono del tutto prive di energia elettrica, più di un miliardo si trova in condizioni di assoluta povertà e un miliardo e mezzo è completamente privo di assistenza sanitaria.
La cultura dell'Occidente è prevalsa, spingendo al limite l'ideologia dell'avere: l'avere che schiaccia l'essere, l'avere come scopo principale. Si è in quanto si ha. Il criterio del profitto esprime coerentemente questa convinzione nel modo più potente...
Se il profitto è il centro dell'organizzazione della vita, molte cose che riteniamo ingiuste sono invece conseguenti e "logiche". Esempio: chi ha accumulato di più è giusto che si barrichi per difendere i propri averi dalla pressione di chi non ha. In questa logica, la guerra è logica.
Se invece al centro poniamo gli interessi di vita degli uomini - e dei popoli - tutto si rovescia e il capovolgimento metterebbe il mondo nei rapporti giusti di equilibrio.
Stiamo parlando non di astratte dissertazioni, ma dell'aspetto fondamentale della nostra esistenza: che fare della nostra vita e di quella del mondo
( Il fiume della prepotenza Capanna)
Per il tremila spero di non esserci.
E in questi 22 anni il mondo è anche peggiorato. Le differenze tra poveri e ricchi si sono ancora più marcate. E i poveri aumentano a dismisura, tanto che il ceto medio quasi non esiste più. Questo solo in 20 anni, se continua così non oso immaginare come saranno i prossimi 20. Un grande abbraccio !
RispondiEliminaPurtroppo è proprio come tu scrivi, passano gli anni e anziché progredire la vita delle persone peggiora, tranne che per una piccolissima parte.
EliminaFinalmente qualcuno che vede la verità.
RispondiEliminaIn molti l'hanno vista e gridata ma con scarsi risultati.
EliminaEster cara, siamo di fronte a paradossi irrisolvibili ma, dal punto di vista di quel 20% più ricco del mondo, come anche di quegli europarlamanteri già straricchi ma capaci di rischiare la galera - rischio minimo comunque - per arricchirsi ancor più, paradossi proprio per nulla.
RispondiEliminaIn mezzo una moltitudine senza beni necessari, impossibilitata a reagire, ed un'altra marea, in magari inquieta abbienza, che al massimo prega e spera in altre priorità, in altri Natali che aprano gli occhi, in mosse di Pace che tardano a giungere. Mi sento spesso in questa seconda, incapace di contribuire se non con lacrime amare, e comunque non sufficienti.
Abbiamo avuto la fortuna di nascere dalla parte giusta del mondo ed ora se ci guardiamo attorno sappiamo bene che le preghiere e le lacrime non bastano.
Elimina"Esempio: chi ha accumulato di più è giusto che si barrichi per difendere i propri averi dalla pressione di chi non ha. In questa logica, la guerra è logica." Esempio perfetto!
RispondiEliminaAssolutamente d'accordo con te.
EliminaAnche la cosiddetta classe media, viene risucchiata verso il basso, mentre i più ricchi aumentano i loro averi.
RispondiEliminaOrmai è palese, passano gli anni e le disuguaglianze sociali aumentano.
EliminaEppure ce l'avevano detto gli scrittori che saremmo giunti ad avere pochi ricchissimi e tanti poverissimi succubi. I ricchi di oggi tremino... saranno spazzati via in un amen, fra pochi anni.
RispondiEliminaMi sento di ripetere le parole di Levi: come facemmo a non capire? Loro non poterono concepire tanto orrore, noi abbiamo perseverato nell'errore di crederci democraticamente immuni da mali vecchi di secoli: l'ingordigia del potere e dell'avere.
Eppure tante persone generose e volonterose lavorano costantemente per rimediare e consolare.. a loro dedico spesso un pensiero speciale.
Tanti auguri Ester, traducili in ciò che vuoi e ti preme.
Ciao.
Grazie Sari di aver ricordato tutte quelle persone che instancabilmente lavorano per migliorare questo mondo malato.
EliminaTantissimi auguri anche a te.
Ciao Ester
RispondiEliminae sì, purtroppo siamo soffocati dal consumismo dell'egoismo. L'Io prima di tutto. Io spero sempre in un domani migliore, che i nostri giovani riescano a dare spazio alla solidarietà; dobbiamo pensare all'altro prima che a noi stessi. Dobbiamo essere la goccia nel mare.
Un abbraccio carissima e tanti tanti auguri di buone feste.
Chiara
"Dobbiamo essere goccia nel mare" mi sembra perfetto.
EliminaGrazie e tantissimi auguri anche a te Chiara.
direi che questo è proprio un brano natalizio, in sè ha il germe della nascita di un dio.
RispondiEliminada rifletterci su.
grazie
grazie e augurissimi tanti, almeno quanti te ne meriti, ma anche qualcuno di più
Grazie Alberto e tanti tantissimi auguri anche a te per tutto.
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