⭐ Scelta da Gennaio 2021
.......Tu non sei come gli altri, Dann, tu fai delle cose, e ne immagini ancora delle altre ed è come se non ti bastasse una vita sola per farcele stare tutte. Io non so...a me la vita sembrava già così difficile...sembrava già un'impresa viverla e basta. Ma tu...tu sembra che devi vincerla, la vita, come se fosse una sfida....sembra che devi stravincerla....una cosa del genere. Una roba strana. E' un po' come fare tante bocce di cristallo ...e grandi...prima o poi te ne scoppia qualcuna....e a te chissà quante te ne sono già scoppiate, e quante te ne scoppieranno...Però... Però quando la gente ti dirà che hai sbagliato...e avrai errori dappertutto dietro la schiena, fottitene. Ricordatene. Devi fottertene. Tutte le bocce di cristallo che avrai rotto erano solo vita...non sono quelli gli errori ...quella è vita...e la vita vera magari è proprio quella che si spacca, quella vita su cento che alla fine si spacca...io questo l'ho capito, che il mondo è pieno di gente che gira con in tasca le sue piccole biglie di vetro...le sue piccole tristi biglie infrangibili...e allora tu non smetterla mai di soffiare nelle tue sfere di cristallo...sono belle, a me è piaciuto guardarle, per tutto il tempo che ti sono stato vicino...ci si vede dentro tanta di quella roba...è una cosa che ti mette l'allegria addosso ...non smetterla mai...e se un giorno scoppieranno anche quella sarà vita, a modo suo...meravigliosa vita. (Castelli di rabbia . Baricco)
Aspettando il 2000. No, non ho sbagliato, volevo proprio scrivere duemila. Nel "lontano" 1999 sfogliando un' agenda avuta in regalo, un po' piccola per la mia abitudine allo scrivere ma bellissima per il formato un po' insolito, cercavo il modo per sfruttarla al meglio. Così è nato il "libro cubo....aspettando il 2000" Non era proprio cubo, ma un cubo mi dava l' idea di un sacco di pagine rilegate a formare un contenitore da rigirare fra le mani. Quei fogli sarebbero stati il posto perfetto per riporre un po' di quei pensieri che avevo letto, che mi avevano fatto compagnia e che ogni tanto mi piaceva ritrovare. Avrei potuto aggiungere anche qualche mia frase. Ecco, gli altri sottolineavano io avrei ricopiato. Scrivere a mano è un po' pesare le parole, dargli il tempo di essere capite per lasciarci coinvolgere nella narrazione. Così un po' per volta trascrivendo qualche riga dai libri più amati e aggiungendo immagini che ritagliavo dai giornali o recuperavo in giro, l'agenda è diventata un riassunto d'emozioni. Se piace scrivere è inevitabile amare leggere ed ora che ho un libro speciale mi piace condividerlo con chi scrive.
Il libro cubo inizia così: ........Insomma, a quanto ne so dovrei studiare per
strappare un titolo di studio che a sua volta mi permetta di strappare
un buon lavoro che a sua volta mi consenta di strappare una qualche
cavolo di serenità tutta guerreggiata e ferita e massacrata dagli sforzi
inauditi per raggiungerla. Cioè, uno dei fini ultimi è questa cavolo di
serenità martoriata. Il ragionamento è così. Non ci vuole un genio. E
allora, perchè dovrei sacrificare i momenti si serenità che mi vengono
incontro spontaneamente lungo la strada? Perchè dovrei buttarli in un
pozzo, se fanno parte anche loro del fine a cui tendere?.......La realtà è che mi trovo costretto a sacrificare il me diciassettenne felice di oggi pomeriggio a un eventuale me stesso calvo e sovrappeso, cinquantenne soddisfatto, che apre la porta del garage col comando a distanza e dentro c'ha una bella macchina, una moglie che probabilmente gli fa le corna col commercialista e due figli gemelli con i capelli a caschetto identici in tutto ai bambini nazisti della kinders. Tutti dentro il garage , magari, no. Diciamo più o meno intorno. Cioè circondato. Dunque la domanda è: un orrore di queste proporzioni vale più del sole e del gelato di oggi pomeriggio? Più di qualunque ragazza? (Jack Frusciante è uscito dal gruppo . Brizzi )